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COMUNITA'
CENACOLO
Così
fra Slavko Barbaric presentava la Comunità
nel libro "Seguimi col cuore": "La
Comunità fu fondata da suor Elvira Petrozzi
nel 1982 per l'aiuto ai tossicodipendenti, sebbene
l'obiettivo principale sia quello della scoperta e
dell'esperienza dei veri valori della vita cristiana.
Oltre alla sede principale di Saluzzo (Italia), la
Comunità ha una ventina di case con gli stessi
fini in Europa e in America. Una di queste si trova
a Medjugorje. Suor Elvira decise di aprire la casa
di Medjugorje per la particolare grazia che essa dona
ai giovani in cammino alla ricerca della verità.
La casa è stata aperta il 1 Giugno 1991 e vive
escusivamente grazie ai doni dei benefattori. I giovani
che vivono in Comunità e che hanno davvero
qualcosa di autentico da raccontare a proposito della
conversione sono pronti all'incontro con i pellegrini".
IL SITO UFFICIALE
DELLA COMUNITA' CENACOLO
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http://www.comunitacenacolo.it
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Chi sono?
(tratto dal sito ufficiale della Comunità
Cenacolo) |
Dalla
fantasia dello Spirito Santo,
attraverso l’intuizione
di una donna consacrata,
suor Elvira Petrozzi, è
nata nel luglio 1983 la
Comunità Cenacolo
come risposta della tenerezza
di Dio Padre all’urlo di
disperazione di tanti giovani
stanchi, delusi, disperati,
drogati e non drogati, alla
ricerca della gioia e del
senso vero della vita.
Collaborano con lei volontari,
consacrati e famiglie che
vivono ed operano a tempo
pieno e nella totale gratuità
a servizio di quest’opera.
La "Casa Madre"
della Comunità si
trova sulla collina di Saluzzo,
una cittadina in provincia
di Cuneo (Piemonte). In
questi anni sono nate poi
numerose altre fraternità:
attualmente sono 46 sparse
in Italia e nel mondo (Croazia,
Bosnia Erzegovina, Slovenia,
Austria, Polonia, Russia,
Irlanda, Francia, Stati
Uniti, Messico, Repubblica
Dominicana, Brasile).
Nei luoghi dove la Provvidenza
ci guida desideriamo essere
una piccola ma luminosa
luce nelle tenebre, un segno
di speranza, una testimonianza
viva che la morte non ha
l’ultima parola.
A coloro che bussano alle
porte della Comunità
viene proposto uno stile
di vita semplice, familiare,
alla riscoperta del lavoro
vissuto come dono, dell’amicizia
vera e della fede nella
Parola di Dio, fattasi carne
in Gesù Cristo morto
e risorto per noi.
Crediamo che la vita cristiana,
nella sua pienezza, è
la risposta vera ad ogni
inquietudine dell’uomo,
e che nessuno più
di Colui che lo ha creato,
Dio Padre, è in grado
di ricostruire il suo cuore
smarrito e perso in una
vita senza senso.
La nostra forza vuole essere
l’Amore, quell’Amore che
nasce dalla Croce di Cristo
e che dà la vita
ai morti, la libertà
ai prigionieri, la vista
ai ciechi.
Siamo noi i primi a stupirci
di quello che il Signore
sta operando sotto i nostri
occhi, e a ringraziarlo
perché ci fa spettatori
quotidiani della Sua Risurrezione,
in forza della quale ogni
giorno vediamo la vita tornare
a sorridere sul volto di
chi aveva perso ogni speranza.
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La giornata
tipo dei ragazzi (tratto dal sito ufficiale
della Comunità
Cenacolo) |
La
preghiera La
sveglia… suona presto, alle
6 tutti in piedi e dopo
aver riordinato letti e
stanze ci si ritrova in
cappella per la recita del
Rosario e la condivisione
della Parola di Dio del
giorno. Un ragazzo a turno
ha il compito di leggerla
e commentarla sottolineando
ciò che più
l’ha colpito. Grazie alla
disponibilità di
numerosi amici sacerdoti,
generalmente viene celebrata
l’Eucarestia tre volte la
settimana in ogni fraternità.
La preghiera è il
centro ed il cuore della
giornata comunitaria. Con
questa luce entriamo con
Gesù nella profondità
del nostro cuore per renderci
conto che i problemi veri
non sono mai fuori ma dentro
di noi: la droga, l’alcool
non sono che risposte sbagliate
al disagio, al peccato e
alla solitudine che ciascuno
di noi aveva dentro. Il
lavoro Verso
le otto inizia la giornata
lavorativa: le attività
che svolgiamo sono molteplici
e variano a seconda delle
esigenze di ogni fraternità.
Tutte le attività
e responsabilità
di una casa sono decise
settimanalmente da un gruppo
di ragazzi che ha il compito
di organizzare i lavori
e la vita di questa “grande
famiglia”. A ciascuno viene
affidato un compito per
un determinato periodo.
Tutte le mansioni della
casa sono portate avanti
dai ragazzi di quella fraternità
(cucina, pulizie, allevamento
animali, panetteria, lavori
di muratura e restauro…).
Lo scopo principale che
la Comunità si prefigge
attraverso il lavoro è
la riconquista delle proprie
capacità messe al
servizio degli altri nella
gratuità, riscoprendo
il valore della fatica vissuta
con onestà e senso
di responsabilità.
Suor Elvira ci ripete spesso
che il primo e più
difficile mestiere che dobbiamo
apprendere è quello
di imparare a vivere.
Il lavoro, inoltre, oltre
ad essere strumento di dialogo
e conoscenza di sé
e degli altri, diventa anche
espressione della pazienza,
della volontà, dell’intelligenza,
del sacrificio, della fantasia,
della creatività,
dell’umiltà, della
gioia di collaborare all’opera
creatrice di Dio Padre per
il bene dei fratelli.
Esiste la possibilità,
dopo un certo periodo di
cammino, di frequentare
alcuni corsi di formazione
professionale all’interno
della Comunità stessa
(saldocarpenteria, muratura,
lavorazione alluminio…)
guidati da professori e
professionisti volontari.
Sono un’importante opportunità
di apprendimento per coloro
che non hanno mai svolto
un lavoro regolare prima
di entrare in Comunità. La
condivisione Al
termine della giornata lavorativa
ci si ritrova in cappella
per vivere un momento di
preghiera comunitaria con
la recita del Rosario, la
lettura del Vangelo del
giorno e la condivisione.
Ciascuno liberamente può
condividere con i fratelli,
alla luce della Parola,
il vissuto del giorno fatto
di luci ed ombre, gioie
e dolori, conquiste e difficoltà
per aprire il proprio cuore
e superare le barriere della
chiusura e della falsa timidezza. La
revisione di vita Una
volta la settimana tutta
la fraternità si
ferma per la “revisione
di vita”: ci si divide a
piccoli gruppetti animati
da alcuni responsabili per
mettere in comune la settimana,
le piccole o grandi gioie
e difficoltà vissute,
in un clima di ascolto e
amicizia che desidera essere
il più vero possibile.
Ciascuno, al termine della
propria revisione, chiede
aiuto ai fratelli che possono
intervenire per consigliarlo,
correggerlo, aiutarlo con
suggerimenti che nascono
dall’esperienza.
L’aiuto dei fratelli è
fondamentale per capire
meglio se stessi e per camminare
sinceramente nella conversione.
Sono gli altri che spesso
vedono meglio i nostri doni
e i nostri difetti. La revisione
di vita rappresenta il polmone
della vita comunitaria,
purifica l’aria dalle tensioni,
aiuta a ricominciare il
cammino con uno spirito
nuovo, libero dalle paure
e dai giudizi. Dopo ogni
revisione si percepisce
nella casa un’aria più
serena, più distesa,
più vera. |
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